FRONTALIERI E RECUPERO DELL’IMPOSTA ALLA FONTE

Sempre piu’ spesso assistiamo ad una propaganda sui social a dir poco discutibile che fa uso di un’esca di tutto rispetto, ovvero il “RIMBORSO DELL’IMPOSTA ALLA FONTE”.
In pratica il web pullula di esperti finanziari che promettono di far recuperare le imposte alla fonte tramite una consulenza gratuita e senza secondi fini, dei veri benefattori insomma.

Ebbene, per carità, non mettiamo assolutamente in dubbio che ci siano esperti in buona fede che vogliano aiutarvi gratis e senza tornaconti, e non mettiamo tanto meno in dubbio che ci sia LEGALMENTE la possibilità di richiedere una rettifica dell’imposta alla fonte. La domanda che sorge spontanea è una: ma questi consulenti cosa ci guadagnano?

Ebbene, abbiamo provato a farci contattare da alcuni di questi e abbiamo scoperto che gran parte vi contatta esclusivamente per convincervi che recupererete i vostri soldi solo grazie alla stipula di un terzo pilastro (peraltro vincolato ai 65 anni di età) che, guarda il caso, vi faranno firmare proprio tramite loro.

Detto questo, abbiamo piu’ volte ribadito l’importanza assoluta del terzo pilastro come forma di pensione integrativa per il lavoratore Frontaliere, sia per il piano previdenziale che per quello finanziario, ma il tutto deve essere accompagnato da una consulenza SERIA e REALISTICA che basi la cifra da investire sulle vostre CAPACITA’ economiche e sul vostro INTERESSE, non certo sulla base di un fittizio recupero delle imposte che non avverrà (quasi) mai.
Ebbene si, avete capito bene, per recuperare l’imposta alla fonte il terzo pilastro non è assolutamente necessario se siete detentori di un permesso G, anzi, non c’entra proprio niente!!!

Come da legge, gli stranieri che hanno diritto alla rettifica sono:

  • Coloro che producono almeno il 90% del reddito FAMILIARE in Svizzera
  • Coloro che NON SONO proprietari di una abitazione
  • Lavoratori separati o divorziati che pagano alimenti come conseguenza di una sentenza ufficiale
  • Lavoratori non sposati che convivono con un partner disoccupato o che comunque non ha detrazioni fiscali per figli in comune a carico
  • Lavoratori per il quale il datore di lavoro non ha comunicato correttamente all’autorità competente cambi di stato civile o condizioni che creerebbero un errore di calcolo.

MA… CONVIENE SEMPRE CHIEDERE UNA CORRETTIVA?

Alcuni di voi diranno: “beh, nel dubbio meglio provarci no?” Eh no. La cosa che questi consulenti benevolenti non dicono è che, se nel calcolo delle imposte sono già state considerate deduzioni forfettarie come i figli a carico, il vitto, il chilometraggio casa-lavoro etc etc, è possibile che la correttiva sia a vostro SVANTAGGIO e che l’autorità competente vi chieda quindi la differenza da pagare (con gli arretrati).

Vi consigliamo quindi, prima di inoltrare richieste di ricalcolo e soprattutto, prima di firmare proposte assicurative in cambio di diminuzioni di imposte, di prendere visione delle normative SVIZZERE vigenti o, nel caso, di prendere contatto con esperti nella consulenza intra frontaliera. Per ulteriori informazioni o per assistenza non esitate a contattarci.

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