Da anni lo Stato italiano procrastina la rivisitazione dell’accordo fiscale con la Svizzera. Il Consiglio di Stato Ticinese ha quindi deciso di passare al piano B, affidando uno studio all’Università di Lucerna, per capire le conseguenze di una disdetta dell’accordo.
Il trattato attualmente in vigore, che ha portato vantaggi ad ambo le parti, sarebbe dovuto essere sostituito già 5 anni fa, ma lo Stato italiano non lo ha ancora reso effettivo e non sembra nemmeno intenzionato a farlo. Il nuovo accordo, sfavorevole per lavoratori frontalieri e Comuni di frontiera, avrebbe conseguenze in sede elettorale; nessuna fazione politica vorrebbe perdere il consenso di 68.000 lavoratori e relative famiglie.
Dal parlamentare del M5S Invidia arriva la smentita di una probabile imminente firma con la Svizzera. Non ci resta quindi che attendere l’esito dello studio di Lucerna.
fonte: LaPrealpina